Preso atto dell’aumento del numero di alunni stranieri nelle scuole italiane ci si propone, nel presente lavoro, di considerare una particolare categoria di BES che ne possono derivare: quelli riguardanti l’intolleranza e il rischio d’insofferenza per la diversità. Si rivolgerà l’attenzione, in particolare, sulle radici dei percorsi che sfociano nell’odio e nelle condotte distruttive verso quanti sono diversi per via dell’appartenenza ad altre culture ed etnie, al fine di desumere alcune linee - guida per l’educazione e per la prevenzione. Pertanto, dopo una breve classificazione di crimini contro l’umanità, si rivolgerà l’attenzione su un esempio drammatico, lo stupro del Ruanda per passare, nel paragrafo successivo, ad analizzare la “trasformazione” che ha portato una delle principali protagoniste, Pauline Nyiramasuhuko, a tradire le donne tutsi e a farle violentare e uccidere. Considerando, poi, che ogni condotta scaturisce da decisioni personali, su cui influiscono in misura variabile aspetti intrapsichici e situazionali, verranno offerte alcune ipotesi interpretative, per chiudere con la proposta di alcuni punti chiave per l’educazione e per la prevenzione.
Titolo: | Inclusione e educazione interculturale: prevenire l’ostilità e l’intolleranza |
Autori: | |
Data di pubblicazione: | 2013 |
Rivista: | |
Abstract: | Preso atto dell’aumento del numero di alunni stranieri nelle scuole italiane ci si propone, nel presente lavoro, di considerare una particolare categoria di BES che ne possono derivare: quelli riguardanti l’intolleranza e il rischio d’insofferenza per la diversità. Si rivolgerà l’attenzione, in particolare, sulle radici dei percorsi che sfociano nell’odio e nelle condotte distruttive verso quanti sono diversi per via dell’appartenenza ad altre culture ed etnie, al fine di desumere alcune linee - guida per l’educazione e per la prevenzione. Pertanto, dopo una breve classificazione di crimini contro l’umanità, si rivolgerà l’attenzione su un esempio drammatico, lo stupro del Ruanda per passare, nel paragrafo successivo, ad analizzare la “trasformazione” che ha portato una delle principali protagoniste, Pauline Nyiramasuhuko, a tradire le donne tutsi e a farle violentare e uccidere. Considerando, poi, che ogni condotta scaturisce da decisioni personali, su cui influiscono in misura variabile aspetti intrapsichici e situazionali, verranno offerte alcune ipotesi interpretative, per chiudere con la proposta di alcuni punti chiave per l’educazione e per la prevenzione. |
Handle: | http://hdl.handle.net/11387/33735 |
Appare nelle tipologie: | 1.1 Articolo in rivista |