Muovendo dalla analisi dell’esperienza giuridica statunitense, il presente contributo propone una riflessione sul tema del lobbying, inteso come “forma” di rappresentanza politica complementare a quella elettiva – sganciata dalla relativa procedura, e quindi anche dai principi che classicamente presidiano il rapporto elettore-eletto – eventualmente funzionale a salvaguardare il valore del principio di "sovranità popolare". Ciò al fine di asseverare la “fisiologica integrazione” del lobbying nei sistemi di moderna democrazia pluralista statale; nonché di superare, conseguentemente, la pregiudiziale raffigurazione del predetto fenomeno – soprattutto in ambito europeo – come avente natura essenzialmente corruttiva e non, invece, intrinsecamente democratica.
Rappresentanza politica e lobbying: teoria e normativa. Tipicità ed interferenze del modello statunitense
DI MARIA, Roberto
2013-01-01
Abstract
Muovendo dalla analisi dell’esperienza giuridica statunitense, il presente contributo propone una riflessione sul tema del lobbying, inteso come “forma” di rappresentanza politica complementare a quella elettiva – sganciata dalla relativa procedura, e quindi anche dai principi che classicamente presidiano il rapporto elettore-eletto – eventualmente funzionale a salvaguardare il valore del principio di "sovranità popolare". Ciò al fine di asseverare la “fisiologica integrazione” del lobbying nei sistemi di moderna democrazia pluralista statale; nonché di superare, conseguentemente, la pregiudiziale raffigurazione del predetto fenomeno – soprattutto in ambito europeo – come avente natura essenzialmente corruttiva e non, invece, intrinsecamente democratica.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.