Il volume prende spunto da un Convegno su “I santuari cristiani d’Italia dal tardoantico all’età contemporanea”, svoltosi nel 2002, il quale, partendo dal lavoro di censimento dei santuari svolto in ambito nazionale, costituisce una prima riflessione organica su un ambito territoriale specifico costituito da Roma e dal Lazio. La dialettica fra l’uomo e lo spazio, per lungo tempo campo privilegiato di ricerca dell’antropologia, è divenuto oggetto di crescente interesse da parte della storiografia. L’origine, le forme devozionali e il rapporto con le istituzioni fanno del santuario un osservatorio privilegiato della più complessiva storia sociale e culturale di un territorio. In questo contesto generale Roma e il Lazio hanno un rilievo particolare, dovuto all’identità stessa della città, alla sua storia religiosa, sociale e politica, e alle complesse dinamiche che la uniscono e la dividono da un territorio profonda mente disomogeneo. Dalla lettura dei contributi emerge chiaramente l’impostazione multidisciplinare delle ricerche, l’attenzione alla diversa tipologia delle fonti utilizzate (storiche, archeologiche, artistiche, votive, tradizioni orali..) che concorrono a definire gli “elementi strutturanti” l’identità del santuario rispetto agli altri luoghi sacri; santuario che, pur nella sua varietà di forme e dimensioni, si propone come luogo di devozione comunitaria, in cui convergono esigenze spirituali e materiali, fede e immaginazione, arte e letteratura, istituzioni e politica. Il santuario, dunque, si configura come osservatorio privilegiato di un più complesso spazio religioso, frutto di esperienze nuove, spesso attratte da antichi insediamenti cultuali, legato al culto delle reliquie o ad esperienze di rapporti eccezionali con il divino (ad esempio le visioni), «uno spazio denso di pratiche devozionali antiche continuamente rinnovate nelle forme e nei contenuti, reinventato dalle comunità di riferimento o dalle istituzioni che ne garantiscono il controllo e la gestione» . Il volume si segnala, inoltre, per il ricco apparato bibliografico e per la particolare attenzione alla cartografia storica contenuta nel CD allegato, relativa alla tipologia dei santuari, al rapporto tra santuari e viabilità e tra santuari e geografia diocesana di Roma e del Lazio dall’età tardoantica fino all’età contemporanea.

Lo spazio del santuario. Un osservatorio per la storia di Roma e del Lazio, a cura di • Sofia Boesch Gajano e Francesco Scorza Barcellona

PATTI, DANIELA
2010-01-01

Abstract

Il volume prende spunto da un Convegno su “I santuari cristiani d’Italia dal tardoantico all’età contemporanea”, svoltosi nel 2002, il quale, partendo dal lavoro di censimento dei santuari svolto in ambito nazionale, costituisce una prima riflessione organica su un ambito territoriale specifico costituito da Roma e dal Lazio. La dialettica fra l’uomo e lo spazio, per lungo tempo campo privilegiato di ricerca dell’antropologia, è divenuto oggetto di crescente interesse da parte della storiografia. L’origine, le forme devozionali e il rapporto con le istituzioni fanno del santuario un osservatorio privilegiato della più complessiva storia sociale e culturale di un territorio. In questo contesto generale Roma e il Lazio hanno un rilievo particolare, dovuto all’identità stessa della città, alla sua storia religiosa, sociale e politica, e alle complesse dinamiche che la uniscono e la dividono da un territorio profonda mente disomogeneo. Dalla lettura dei contributi emerge chiaramente l’impostazione multidisciplinare delle ricerche, l’attenzione alla diversa tipologia delle fonti utilizzate (storiche, archeologiche, artistiche, votive, tradizioni orali..) che concorrono a definire gli “elementi strutturanti” l’identità del santuario rispetto agli altri luoghi sacri; santuario che, pur nella sua varietà di forme e dimensioni, si propone come luogo di devozione comunitaria, in cui convergono esigenze spirituali e materiali, fede e immaginazione, arte e letteratura, istituzioni e politica. Il santuario, dunque, si configura come osservatorio privilegiato di un più complesso spazio religioso, frutto di esperienze nuove, spesso attratte da antichi insediamenti cultuali, legato al culto delle reliquie o ad esperienze di rapporti eccezionali con il divino (ad esempio le visioni), «uno spazio denso di pratiche devozionali antiche continuamente rinnovate nelle forme e nei contenuti, reinventato dalle comunità di riferimento o dalle istituzioni che ne garantiscono il controllo e la gestione» . Il volume si segnala, inoltre, per il ricco apparato bibliografico e per la particolare attenzione alla cartografia storica contenuta nel CD allegato, relativa alla tipologia dei santuari, al rapporto tra santuari e viabilità e tra santuari e geografia diocesana di Roma e del Lazio dall’età tardoantica fino all’età contemporanea.
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