L'ampio territorio, compreso attualmente entro i confini dei comuni di Nicosia e Sperlinga, presenta un notevole potenziale archeologico, legato soprattutto, ma non solo, all'imponente scenario dell'habitat rupestre, ma ha finora, purtroppo, destato interessi scientifici discontinui legati a ritrovamenti fortuiti o a qualche studio locale. Il volume è frutto di una serie di ricognizioni condotte per diversi anni e che hanno portato all'individuazione di 109 siti, alcuni dei quali inediti, presenti nella prima carta archeologica in allegato. L'area è interessata da una frequentazione che interessa un lungo arco temporale, dove spesso le strutture rupestri, sono interessate da un utilizzo prolungato e diversificato ed, in molti casi, senza soluzione di continuità. Il quadro insediativo che emerge, soprattutto nella tardoantichità è costituito da piccoli nuclei sparsi nel territorio. In particolare da evidenziare la stretta connessione presente tra la distribuzione di queste strutture utilizzate nel tempo con le risorse idriche e la viabilità, che subisce un'importante rivitalizzazione in età bizantina, ed ancora in età sccessiva, quando questo territorio diventa quasi un caposaldo dell'isola durante la conquista normanna.
Il territorio di Sperlinga e Nicosia in età medievale (Nuovi dati per una carta archeologica)
PATTI, DANIELA
2007-01-01
Abstract
L'ampio territorio, compreso attualmente entro i confini dei comuni di Nicosia e Sperlinga, presenta un notevole potenziale archeologico, legato soprattutto, ma non solo, all'imponente scenario dell'habitat rupestre, ma ha finora, purtroppo, destato interessi scientifici discontinui legati a ritrovamenti fortuiti o a qualche studio locale. Il volume è frutto di una serie di ricognizioni condotte per diversi anni e che hanno portato all'individuazione di 109 siti, alcuni dei quali inediti, presenti nella prima carta archeologica in allegato. L'area è interessata da una frequentazione che interessa un lungo arco temporale, dove spesso le strutture rupestri, sono interessate da un utilizzo prolungato e diversificato ed, in molti casi, senza soluzione di continuità. Il quadro insediativo che emerge, soprattutto nella tardoantichità è costituito da piccoli nuclei sparsi nel territorio. In particolare da evidenziare la stretta connessione presente tra la distribuzione di queste strutture utilizzate nel tempo con le risorse idriche e la viabilità, che subisce un'importante rivitalizzazione in età bizantina, ed ancora in età sccessiva, quando questo territorio diventa quasi un caposaldo dell'isola durante la conquista normanna.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.