L'amicizia, in quanto tale, non si insegna, si possono però aiutare gli adolescenti ad acquisire quelle virtù che essi stessi mostrano di voler vivere quotidianamente nelle loro relazioni amicali vissute "vis a vis". Gli educatori, "in primis" i genitori e gli insegnanti, possono in tal senso educare gli adolescenti all'amicizia, innanzitutto dando loro un "buon esempio" di vita amicale. Poiché l'amicizia - come ogni legame intimo - è una relazione sociale particolarmente vincolata al "modo" in cui le persone comunicano tra loro, la possibilità di educare all'amicizia gli adolescenti di oggi dipende innanzitutto dal realizzarsi di una condizione ineludibile e necessaria: che gli educatori accettino la sfida di conoscere la loro sfera "relazionale", che si esplica in buona parte nel mondo "digitale". Per questo, si mostrano in primo luogo, le modalità tipiche con cui oggi i ragazzi e ragazze adolescenti sono abituati a manifestare " in rete" aspetti della loro personalità, dettagli della loro identità e a comunicare frammenti della loro intimità. Gli adolescenti di oggi, " nativi digitali" , coltivano le loro relazioni sociali in modi sostanzialmente diversi da quelli utilizzati dagli adolescenti di altri periodi anche relativamente recenti della nostra storia, in cui questi erano abituati a relazionarsi con gli amici stando "fianco a fianco" con loro. Si presenta, in secondo luogo, un plausibile profilo antropologico ed etico dell'amicizia fondato nell'esperienza vissuta dagli adolescenti e, da ultimo, la proposta di educarli all'amicizia in famiglia mediante la comunicazione efficace e l'esempio da parte dei genitori.
Educating adolescents in friendship
DI VITA, ALESSANDRO
2015-01-01
Abstract
L'amicizia, in quanto tale, non si insegna, si possono però aiutare gli adolescenti ad acquisire quelle virtù che essi stessi mostrano di voler vivere quotidianamente nelle loro relazioni amicali vissute "vis a vis". Gli educatori, "in primis" i genitori e gli insegnanti, possono in tal senso educare gli adolescenti all'amicizia, innanzitutto dando loro un "buon esempio" di vita amicale. Poiché l'amicizia - come ogni legame intimo - è una relazione sociale particolarmente vincolata al "modo" in cui le persone comunicano tra loro, la possibilità di educare all'amicizia gli adolescenti di oggi dipende innanzitutto dal realizzarsi di una condizione ineludibile e necessaria: che gli educatori accettino la sfida di conoscere la loro sfera "relazionale", che si esplica in buona parte nel mondo "digitale". Per questo, si mostrano in primo luogo, le modalità tipiche con cui oggi i ragazzi e ragazze adolescenti sono abituati a manifestare " in rete" aspetti della loro personalità, dettagli della loro identità e a comunicare frammenti della loro intimità. Gli adolescenti di oggi, " nativi digitali" , coltivano le loro relazioni sociali in modi sostanzialmente diversi da quelli utilizzati dagli adolescenti di altri periodi anche relativamente recenti della nostra storia, in cui questi erano abituati a relazionarsi con gli amici stando "fianco a fianco" con loro. Si presenta, in secondo luogo, un plausibile profilo antropologico ed etico dell'amicizia fondato nell'esperienza vissuta dagli adolescenti e, da ultimo, la proposta di educarli all'amicizia in famiglia mediante la comunicazione efficace e l'esempio da parte dei genitori.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.