Introduzione Alcuni stati psicologici (ad es. credenze, emozioni, motivazioni, ecc.) degli studenti correlati allo svolgimento delle attività scolastiche, possono favorire o ostacolare la loro prestazione. E’ stato dimostrato che una percezione positiva delle proprie abilità scolastiche, sviluppando emozioni e motivazioni appropriate, favorisce il successo e il benessere psicologico, consentendo di tollerare la frustrazione derivante dagli eventuali insuccessi (Zimmerman & Schunk, 2003; Van Yperen et al., 2007). Infatti, mentre per alcuni studenti, definiti master oriented (Dweck & Leggett, 1988), gli eventuali insuccessi e gli stati psicologici negativi che ne potrebbero derivare, rappresentano solo una condizione transitoria che li stimola a modificare le strategie di fronteggiamento del compito (Zimmerman, 1990; Sorrenti et al., 2016), al contrario, per altri studenti, definiti helpless (Abramson et al., 1978, 1989; Peterson, 2010), gli insuccessi possono favorire l’insorgenza di sentimenti di intolleranza alla frustrazione, a cui, solitamente, si associa un senso di impotenza (Filippello et al., 2014, 2017). In merito ai due profili comportamentali descritti, un importante ruolo è svolto dalle pratiche educative dei genitori. E’ stato osservato, infatti, che il controllo psicologico genitoriale (Barber, 1996) può influire negativamente sul successo scolastico degli adolescenti (Soenens & Vansteenkiste, 2010). Sebbene in letteratura sia stato esaminato il ruolo che le variabili sopra citate svolgono nel successo scolastico, la relazione tra di esse non è stata analizzata. Lo scopo del presente studio è quello di approfondire la relazione tra controllo psicologico genitoriale percepito, Learned Helplessness (LH) e orientamento alla padronanza e di analizzare il ruolo dell’intolleranza alla frustrazione come mediatore nella relazione tra controllo psicologico genitoriale percepito e LH. Metodo Hanno partecipato allo studio 214 studenti delle ultime classi delle scuole superiori di II° grado, di età compresa tra i 17 e i 19 anni. Ai partecipanti sono stati somministrati i seguenti strumenti: Psychological Control Scale–Youth Self-Report (PCS–YSR; Barber, 1996); Frustration Discomfort Scale (FDS; Harrington 2005; Filippello et al., 2014); Learned Helplessness Questionnaire (LHQ; Sorrenti, Filippello, Costa, & Buzzai, 2015). Risultati Il modello di mediazione mostra che il controllo materno è correlato positivamente all’intolleranza alla frustrazione (β = .33) che, a sua volta, correla positivamente con LH (β = .22). L’intolleranza alla frustrazione media il rapporto tra controllo materno e LH. Conclusioni I risultati mostrano l’importanza di interventi mirati da strutturare sia in ambito familiare che scolastico, al fine di favorire il benessere psicologico degli studenti.
Controllo psicologico percepito e Learned helplessness: il ruolo dell’intolleranza alla frustrazione come fattore di mediazione
Buzzai C.;
2017-01-01
Abstract
Introduzione Alcuni stati psicologici (ad es. credenze, emozioni, motivazioni, ecc.) degli studenti correlati allo svolgimento delle attività scolastiche, possono favorire o ostacolare la loro prestazione. E’ stato dimostrato che una percezione positiva delle proprie abilità scolastiche, sviluppando emozioni e motivazioni appropriate, favorisce il successo e il benessere psicologico, consentendo di tollerare la frustrazione derivante dagli eventuali insuccessi (Zimmerman & Schunk, 2003; Van Yperen et al., 2007). Infatti, mentre per alcuni studenti, definiti master oriented (Dweck & Leggett, 1988), gli eventuali insuccessi e gli stati psicologici negativi che ne potrebbero derivare, rappresentano solo una condizione transitoria che li stimola a modificare le strategie di fronteggiamento del compito (Zimmerman, 1990; Sorrenti et al., 2016), al contrario, per altri studenti, definiti helpless (Abramson et al., 1978, 1989; Peterson, 2010), gli insuccessi possono favorire l’insorgenza di sentimenti di intolleranza alla frustrazione, a cui, solitamente, si associa un senso di impotenza (Filippello et al., 2014, 2017). In merito ai due profili comportamentali descritti, un importante ruolo è svolto dalle pratiche educative dei genitori. E’ stato osservato, infatti, che il controllo psicologico genitoriale (Barber, 1996) può influire negativamente sul successo scolastico degli adolescenti (Soenens & Vansteenkiste, 2010). Sebbene in letteratura sia stato esaminato il ruolo che le variabili sopra citate svolgono nel successo scolastico, la relazione tra di esse non è stata analizzata. Lo scopo del presente studio è quello di approfondire la relazione tra controllo psicologico genitoriale percepito, Learned Helplessness (LH) e orientamento alla padronanza e di analizzare il ruolo dell’intolleranza alla frustrazione come mediatore nella relazione tra controllo psicologico genitoriale percepito e LH. Metodo Hanno partecipato allo studio 214 studenti delle ultime classi delle scuole superiori di II° grado, di età compresa tra i 17 e i 19 anni. Ai partecipanti sono stati somministrati i seguenti strumenti: Psychological Control Scale–Youth Self-Report (PCS–YSR; Barber, 1996); Frustration Discomfort Scale (FDS; Harrington 2005; Filippello et al., 2014); Learned Helplessness Questionnaire (LHQ; Sorrenti, Filippello, Costa, & Buzzai, 2015). Risultati Il modello di mediazione mostra che il controllo materno è correlato positivamente all’intolleranza alla frustrazione (β = .33) che, a sua volta, correla positivamente con LH (β = .22). L’intolleranza alla frustrazione media il rapporto tra controllo materno e LH. Conclusioni I risultati mostrano l’importanza di interventi mirati da strutturare sia in ambito familiare che scolastico, al fine di favorire il benessere psicologico degli studenti.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.