L’apocalittica giudaica si sviluppa nei primi secoli dell’età ellenistica, ma trae origine dal concetto di monoteismo che inizia la sua faticosa affermazione dal periodo mosaico. In questo contesto assumono sempre maggiore importanza i testi “apocalittici” considerati come visioni degli ultimi giorni e tramandati, per la maggior parte, all’interno del corpus degli apocrifi. La scoperta, nel 2007, dell’iscrizione dipinta su lastra nota come Hazon Gabriel ha riacceso il dibattito sull’importanza di questo filone letterario e sull’influenza che lo stesso ha esercitato su gran parte dei movimenti ebraici fino alla distruzione del secondo Tempio nel 70 d.C. In questo saggio si presenta una nuova lettura del testo in questione e si tenta, pur in via ipotetica, una sua ri-contestualizzazione entro i limiti del genere apocalittico ebraico che potrebbe avere influenzato le omologhe manifestazioni letterarie di età cristiana.
Il Messia e l’Anticristo nella ‘Visione di Gabriele’. Nuove considerazioni storico-filologiche sulla stele ebraica del Mar Morto
Petrantoni Giuseppe
;Magnelli Adalberto
2017-01-01
Abstract
L’apocalittica giudaica si sviluppa nei primi secoli dell’età ellenistica, ma trae origine dal concetto di monoteismo che inizia la sua faticosa affermazione dal periodo mosaico. In questo contesto assumono sempre maggiore importanza i testi “apocalittici” considerati come visioni degli ultimi giorni e tramandati, per la maggior parte, all’interno del corpus degli apocrifi. La scoperta, nel 2007, dell’iscrizione dipinta su lastra nota come Hazon Gabriel ha riacceso il dibattito sull’importanza di questo filone letterario e sull’influenza che lo stesso ha esercitato su gran parte dei movimenti ebraici fino alla distruzione del secondo Tempio nel 70 d.C. In questo saggio si presenta una nuova lettura del testo in questione e si tenta, pur in via ipotetica, una sua ri-contestualizzazione entro i limiti del genere apocalittico ebraico che potrebbe avere influenzato le omologhe manifestazioni letterarie di età cristiana.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.