Questo contributo mette a fuoco aspetti lessicali, stilistici e retorici rilevati nelle sequenze descrittive riguardanti gli spazi e i profili femminili di tre novelle della Contessa Lara (1849-1896). Dopo un sintetico inquadramento del panorama linguistico-editoriale postunitario, in particolare femminile, e una breve presentazione biografico-letteraria dell’autrice, ci si è soffermati sull’analisi delle figure del discorso e delle finezze formali e strutturali dei passi che maggiormente provano l’efficacia e l’enfasi rappresentative nonché l’eleganza di soluzioni di un descrittivismo veristico-decadente in parte riconducibile alle tendenze della narrativa di consumo e paraletteraria di fine Ottocento. Un tono moraleggiante ed emozionale caratterizza il racconto natalizio analizzato, che ben esemplifica gli stereotipi stilistici e tematici di un sotto-genere d’occasione molto popolare nel secondo Ottocento. L’auspicio di questi appunti è contribuire alla conoscenza di una narratrice la cui prosa affabile e catturante dovette concorrere all’italianizzazione socio-comunicativa del nascente pubblico femminile postunitario.
Ritrattistica femminile e descrizioni d’ambiente nella novellistica della Contessa Lara: appunti per un’indagine stilistico-retorica
Russo B
2016-01-01
Abstract
Questo contributo mette a fuoco aspetti lessicali, stilistici e retorici rilevati nelle sequenze descrittive riguardanti gli spazi e i profili femminili di tre novelle della Contessa Lara (1849-1896). Dopo un sintetico inquadramento del panorama linguistico-editoriale postunitario, in particolare femminile, e una breve presentazione biografico-letteraria dell’autrice, ci si è soffermati sull’analisi delle figure del discorso e delle finezze formali e strutturali dei passi che maggiormente provano l’efficacia e l’enfasi rappresentative nonché l’eleganza di soluzioni di un descrittivismo veristico-decadente in parte riconducibile alle tendenze della narrativa di consumo e paraletteraria di fine Ottocento. Un tono moraleggiante ed emozionale caratterizza il racconto natalizio analizzato, che ben esemplifica gli stereotipi stilistici e tematici di un sotto-genere d’occasione molto popolare nel secondo Ottocento. L’auspicio di questi appunti è contribuire alla conoscenza di una narratrice la cui prosa affabile e catturante dovette concorrere all’italianizzazione socio-comunicativa del nascente pubblico femminile postunitario.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.